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Channel: Commenti a: La Corte dei conti condanna le “nebbie” di Teulada.
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Di: Gruppo d'Intervento Giuridico

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e ora arriva anche il rinvio a giudizio in sede penale.

da La Nuova Sardegna, 15 gennaio 2015
Caso Malfatano, cinque a giudizio. (Mauro Lissia): http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/105789_Caso_Malfatano_cinque_a_giudizio.pdf

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da L’Unione Sarda, 15 gennaio 2015
TEULADA. Tra gli imputati anche il segretario comunale Podda e il dirigente Urru.
Tuerredda, cinque a giudizio.
L’accusa: turbativa d’asta e rivelazioni di segreti d’ufficio. (http://www.regione.sardegna.it/rassegnastampa/1_56_20150115100109.pdf)

Tutti a processo per turbativa d’asta e rivelazione di segreti d’ufficio: nella vicenda giudiziaria riguardante l’insediamento turistico alberghiero nella costa di Teulada ieri il gup Cristina Ornano ha accolto le richieste del pm Daniele Caria e rinviato a giudizio il segretario comunale Siro Podda, il responsabile del settore Assetto territorio e urbanistica Alfredo Urru, gli avvocati romani Francesco Caso e Giuseppe Ciaglia e l’ingegnere Giampaolo Gamberini. Il 15 maggio prima udienza. La vicenda riguarda il bando che doveva studiare lo spostamento di determinate volumetrie del resort da un punto a un altro del litorale. La Guardia di Finanza aveva recuperato gli atti della gara, che si sospettava pilotata se non addirittura costruita su misura a vantaggio di chi l’aveva poi vinta, e la Procura aveva aperto un’indagine che coinvolgeva sette persone. Il complesso doveva essere realizzato dalla società Sitas a “Cala Antoni Areddu”, zona però gravata da un vincolo idrogeologico. Per scavalcare il problema i costruttori avevano proposto di spostare 50 mila metri cubi (su complessivi 140 mila) da Capo Malfatano e Capo Spartivento a Tuerredda cedendo in cambio al Comune 200 ettari, 110 dei quali da destinare a parco naturale. La stessa Sitas avrebbe contribuito a costruire la strada fra Teulada e la zona di Capo Malfatano. Il Municipio aveva accolto il progetto, che prevedeva un albergo di lusso e 32 ville. Per fare lo scambio serviva una variante urbanistica, contestata dagli ambientalisti perché (a loro dire) avrebbe violato il Piano paesistico regionale. Il Comune aveva bandito una gara pubblica per l’affidamento di un parere a un pool di giuristi e tecnici. L’incarico era stato vinto dagli studi “Caso-Ciaglia” di Roma e “Sting Engineering” di Cagliari. Il Gruppo d’intervento giuridico aveva fatto ricorso e ora si è arrivati al rinvio a giudizio per turbativa d’asta. (an. m.)


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